giovedì 27 giugno 2013

Che succede a Elland Road?


Ci risiamo. Il primo giorno di raduno spazza via molte delle aspettative per la stagione che sta per incominciare. Non ci eravamo illusi, anche vedendo la scarsità di movimenti di mercato nelle scorse settimane, tuttavia le parole pronunciate da McDermott nel giorno del raduno confermano che, anche la GFH, non vuole o non può investire nel rafforzamento della squadra come nei mesi passati era stato promesso.

Frustazione ma anche molta determinazione traspare dalle parole e dal body language di McDermott quando i microfoni dei molti giornalisti presenti gli si aprono davanti. Il futuro sembra molto diverso da quello che il boss aveva immaginato, ma non per questo c'è voglia di tirarsi fuori. Nel calcio le cose possono cambiare in così poco tempo e se davvero una qualche offerta dovesse arrivare alla GFH, presentata da qualcuno che ha veramente a cuore il futuro del club, ecco che si potrebbero aprire nuovi scenari. Non c'è rassegnazione. La squadra, se ben allenata e ben preparata può comununque lottarsi i playoff. E poi... mancano ancora due mesi alla fine del mercato. Tante cose possono ancora accadere.

“In questa fase stiamo cercando di prendere alcuni giocatori, poi nelle prossime due settimane vedremo cosa succederà. Potrebbe essere necessario vendere dei giocatori prima di comprarne altri”.

Naturalmente il primo pensiero è andato a Sam Byram, uno dei pochi che potrebbe avere un buon mercato e la cui cessione potrebbe fruttare qualche milione. “Non ho alcun interesse a vendere Sam Byram”, ha chiarito McDermott. “Abbiamo avuto alcune richieste per altri uno o due giocatori”.

“La situazione non è quello che mi aspettavo, ma io sono parte di questo club e mi impegnerò al massimo. Se il club riuscirà a trovare nuovi investitori nel prossimo mese ci sarà poi spazio per fare qualche offerta. So che tutti stanno lavorando molto duramente dietro le quinte per fare ciò”.

“Ho fissato i miei obiettivi, ma al momento dobbiamo ragionare giorno dopo giorno. La trattative sono ancora sul tavolo, ma il passare del tempo non gioca a nostro favore”.

“Non ha senso parlare di frustrazione, devo fare tutto quello che posso per questa squadra”.

La nota positiva è che la prossima settimana potrebbe arrivare una seconda firma. “Ho un accordo verbale con un giocatore che si concretizzerà la prossima settimana”. Dovrebbe essere Noel Hunt il nuovo arrivo. Su di lui si è già detto molto e ormai non è più un segreto che l'attaccante abbia deciso di seguire McDermott ad Elland Road.

La latitanza da twitter di Salem Patel e di David Haigh aveva fatto temere quello che si sta realizzando. Annullato il programmato meeting con i tifosi al termine della scorsa stagione, la dirigenza sta ricalcando le orme del suo illustre predecessore: Ken Bates.

Nei giorni scorsi su twitter erano state pubblicate delle “confidenze” di McDermott raccolte, durante un evento benefico, da alcuni tifosi presenti. Il manager aveva espresso in tono colloquiale i dubbi che ha poi confermato davanti alla stampa. L'impossibilità di disporre dei fondi promessi ad aprile (circa 3 milioni di sterline) sta mettendo a rischio il mercato pianificato. Sono 5 i giocatori con cui c'è già un accordo verbale, ma senza il benestare del board i contratti non si possono firmare. Il club, dal canto suo, con l'intervista al vicepresidente Salah Nooruddin, non ha fatto altro che alimentare i sospetti. La chiaccherata con Nooruddin è infatti piena di banalità e di frasi di circostanza. Le domande, troppo generiche e mai realmente incisive, non possono essere state formulate dai tifosi, come invece sul sito viene scritto. L'impressione comune è che Nooruddin abbia deciso di rompere il silenzio per cercare di tranquillizzare i tifosi. Le sue parole però hanno sortito l'effetto opposto.

Anche la situazione finanziaria del club sembra molto ingarbugliata. David Conn, giornalista del Guardian, ha rivelato che nei giorni scorsi il Leeds United ha ricevuto un prestito dalla Brendale Holdings, una società con sede a Dubai di cui David Haigh è amministratore. Pare che questi soldi serviranno per ridurre l'esposizione della GFH nel club. Grazie al prestito la GFH potrebbe così rientrare, almeno in parte, dell'investimento fatto acquistando il Leeds. A garanzia del finanziamento la Brendale Holdings avrebbe ricevuto una quota azionaria. Altre fonti invece parlano di un ormai imminente cambio di proprietà e giustificano il prestito in questione solo come una soluzione temporanea, necessaria a garantire al club la gestione nelle prossime settimane, in vista di un passaggio di consegne. Questioni finanziarie, molto poco chiare, che poco dovrebbero avere a che fare con il calcio, che invece saranno decisive per la sopravvivenza e per il futuro del Leeds United.

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