giovedì 6 febbraio 2014

Flowers rinuncia. Cellino sempre più vicino al Leeds United


Andrew Flowers si chiama fuori. Il CEO dell’Enterprise Insurance, main sponsor del Leeds United, ha ufficializzato il suo ritiro dalla trattativa per l’acquisizione del 75% delle quote del club. Flowers era uno dei principali membri del consorzio Sport Capital che nelle scorse settimane sembrava vicinissimo alla chiusura dell’accordo. Venerdì scorso, dopo l’esonero di McDermott, Flowers ha anche manifestato l’intenzione di ritirare la sponsorizzazione al club ed ha deciso di appellarsi al tribunale per chiedere il rimborso di un prestito di 1,5 milioni di sterline concesso al club nel 2012. Soldi che sono serviti per pagare gli stipendi dei giocatori. Il 17 marzo il giudice si pronuncerà sulla questione.

Ieri, con un comunicato stampa, Flowers si è definitivamente ritirato dalla trattativa, spendendo parole molto nette sulla condotta della GFH e sul possibile passaggio del club nelle mani di Cellino.

“Abbiamo aperto una trattativa per acquistare il club con ottimi propositi, per il semplice fatto che io sono un tifoso del Leeds da sempre e credevo sinceramente che avrei potuto dare un reale contributo per il raggiungimento dell’obbiettivo, che è la promozione in Premier League, e allo stesso tempo garantire la stabilità e la buona gestione finanziaria di cui il club ha disperatamente bisogno. Tuttavia l'emergere della trattativa con il signor Cellino, e la natura dell’accordo proposto, sembra aver cristallizzato le posizioni sia della GFH che del consiglio del Leeds United, consentendo loro di disporre del club senza alcuna considerazione per la sua sicurezza e il suo benessere. In effetti si tratta di una operazione di svendita, che non è nell'interesse del Leeds United, dei suoi giocatori, dello staff o dei suoi tifosi. Sia io che la mia azienda, Enterprise Insurance, abbiamo finanziato in maniera consistente il club negli ultimi anni e mentre possiamo capire l'opportunità commerciale che porta i proprietari ad accettare l'offerta di Cellino ,superficialmente attraente, rimaniamo fermamente convinti che questo accordo non dia al club la stabilità o gli investimenti di cui ha bisogno. Nonostante i seri dubbi seri, auguro il meglio alla squadra, all'allenatore e ai tifosi per il futuro e rimango un fedele tifoso del Leeds”.

Secondo Flowers quindi l’affare Cellino non sarebbe nell’interesse del Leeds. Il presidente del Cagliari ha attirato molte critiche su di sé, ma al momento è l’unico che ha realmente dimostrato di poter acquistare il club. In poco meno di due settimane Cellino ha formalizzato un’offerta (circa 25 milioni di sterline per il 75% delle quote) e nonostante “la rivolta” di Elland Road non ha cambiato i propri propositi. Le altre cordate hanno avuto molti mesi a disposizione, ma non sono state in grado di presentare un’offerta almeno pari a quella di Cellino, hanno anzi spesso abusato della pazienza dei tifosi, attraverso una martellante attività di “pubblic relation”. Gli annunci via twitter dei vari membri della Sport Capital non hanno fatto altro che illudere i tifosi, molti dei quali hanno, negli ultimi giorni, iniziato a cambiare opinione su Cellino. Inizialmente l’italiano era visto soprattutto come un pericolo, ma negli ultimi giorni gli umori nei suoi confronti sono cambiati.

La partita però non è chiusa. Resta in corsa il terzo incomodo, quel Mike Farnan che, a capo del gruppo Together Leeds sta cercando di scalfire le convinzioni della GFH. Ieri sera anche Farnan ha rilasciato una dichiarazione, nel tentativo di fare chiarezza sulla situazione.

“Abbiamo guardato gli eventi della scorsa settimana con notevole interesse. Rimaniamo impegnati a fornire un piano completamente finanziato e sostenibile nel lungo termine per ricostruire il Leeds United FC e riportarlo nel posto che merita nel calcio inglese. Abbiamo messo insieme un team di persone altamente competenti e consulenti che hanno un’importante reputazione nel calcio e sono pronte ad agire rapidamente per risolvere tutte le questioni in sospeso. Ci siamo proposti alla GFH con l’intenzione di dimostrare che si tratta di un'offerta sostenuta da persone del posto e con competenze calcistiche che offre una soluzione accettabile per il club e i suoi tifosi. L'impegno e la determinazione mostrata da Andrew Flowers ci ha reso più determinati a non abbandonare. Il nostro gruppo può e vuole offrire una soluzione che abbia a cuore il club che tutti noi amiamo. Nell'interesse del Leeds United la nostra offerta di dialogo costruttivo rimarrà aperta. Ora attendiamo la risposta della GFH e ci aspettiamo di trovare una soluzione che possa garantire la fine di questa prolungata incertezza e possa permettere al club di tornare ad occuparsi solo di calcio giocato”.

Quello che maggiormente preoccupa è la situazione finnanziaria del club. Cellino ha prestato 1,5 milioni la scorsa settimana, una somma molto simile a quella di Flowers. Oltre a questi ci sono i prestiti di David Haigh. Il club naviga in cattive acque, ogni mese registra una perdita di circa 600mila sterline. Serve chiudere la più presto la trattativa per evitare scenari particolarmente pericolosi. 

L'eredità di Bates continua a pesare sul futuro del Leeds United.

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