mercoledì 31 dicembre 2014

La sconfitta all'Ipro Stadium chiude un nerissimo 2014


Il 2014 è finalmente finito. È questa la notizia migliore per il Leeds United, al termine della trasferta all'Ipro Stadium. La sconfitta per 2 a 0 contro il Derby, solo un mese dopo la brillante vittoria contro i Rams a Elland Road, fa sprofondare la squadra a un solo punto dalla zona retrocessione. Un punto conquisitato nelle ultime 5 partite (pareggio a Nottingham) sintetizza la pericolosa strada che lo United ha imboccato nell'ultimo mese. Il break e l'apertura del mercato invernale arrivano nel momento perfetto. Dieci giorni di stop, con nel mezzo però l'importante trasferta a Sunderland per il 3° turno di Fa Cup, serviranno a riordinare le idee e preparare al meglio il trittico di partite che ci aspetta a gennaio. Bolton away, Birmingham in casa e Huddersfield in trasferta saranno tre scontri diretti, tre gare da cui poter ripartire, con il rischio che un'altra serie di risultati negativi potrebbe davvero rendere l'avvio del 2015 peggiore di quanto è stato il 2014.

Inutile parlare della partita giocata; un match difficile contro quella che rimane la candidata principale alla promozione e contro cui è sempre complicato far risultato. La sconfitta chiude un anno solare nel quale il Leeds ha raccimolato la miseria di 44 punti su 138 disponibili. Un dato che urla la pochezza di una squadra e di un club che negli ultimi 12 mesi ha conosciuto ogni tipo di esperienza. Inutile ripetere che continuano a essere i tifosi l'unico barlume di luce esistente. Anche ieri sera i 2.800 presenti sugli spalti hanno cantato orgogliosamente per 90 minuti, mentre sul prato verde undici calciatori in maglia bianca riuscivano nell'impresa di non effettuare neppure un tiro nello specchio della porta difesa da Grant.

In situazioni del genere è anche inutile appellarsi alla sfortuna o agli episodi che spesso indirizzano le partite. Contro il Derby infatti, come già contro il Wigan, è stata una goffa autorete a sbloccare il risultato. Se pochi giorni fa era toccato a Cooper mettere alle spalle di Silvestri, ieri sera è stato Mowatt e dare la zampata decisiva, proprio quando sembrava che l'XI di Redfearn avesse preso le misure al Derby County. Sotto di una rete la squadra ha mostrato le debolezze solite di chi manca di giocatori carismatici, capaci di prendersi responsabilità e, con l'esempio, mostrare la strada ai più giovani. Don Revie scelse Collins, Wilkinson volle Strachan. Oggi servirebbe assolutamente un giocatore di quella risma. Un centrocampista di spessore capace di proteggere la difesa, dettare i tempi e, quando occorre, ricordare agli avversari che battere il Leeds non può essere facile come lo è stato fino a ora.

I rumors di mercato sono già molti. Pavoletti sembra ormai imminente, così come la trattativa per Khrin appare molto ben avviata. I nomi accostati al club sono molti (Marrone, Galabinov, Viviani), ma purtroppo nessuno di questi sembra rispondere a quelli che sarebbero i veri bisogni di una rosa a cui serve assolutamente una “spina dorsale” con esperienza di Championship. Si continuerà a setacciare il mercato continentale, con l'arrivo magari anche di giocatori di qualità, ma il bisogno di gente che sappia cosa significa giocare il footie sembra ormai inprocastinabile. Redfearn va chiedendo ormai da settimane dei giocatori che possano dare ampiezza al gioco, degli esterni d'attacco che al Leeds mancano fin dai tempi della cessione di Gradel e Snodgrass. Il modulo con il centrocampo a rombo invece sembra un dogma imposto dall'alto, a cui è difficile discostarsi soprattutto per la mancanza di “winger”.


Formazioni

Derby: Grant, Christie, Keogh, Buxton, Forsyth, Eustace, Hendrick (Bryson 80), Hughes, Russell (Coutts 90+1), Ibe (Dawkins 90), Martin. Subs: Roos, Best, Shotton, Mascarell.

Leeds: Silvestri, Byram, Bellusci, Cooper, Warnock (Berardi 8), Austin, Bianchi (Adryan 79), Mowatt, Cook, Antenucci, Doukara (Sharp 66). Subs: S. Taylor, Del Fabro, Tonge, Montenegro.

Marcatori: Mowatt (autogol) al 41', Buxton al 47'.

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