giovedì 30 aprile 2015

Redfearn: "Ho lottato per il Leeds e spero di poter continuare a farlo"



Alla vigilia dell'ultima gara della stagione, il derby casalingo contro il Rotherham, mister Neil Redfearn ha tenuto la consueta conferenza stampa a Thorp Arch. Davanti ai microfoni l'head coach ha manifestato il proprio desiderio di rimanere alla guida del Leeds anche nel prossimo campionato, pur confermando che, per il momento, nessuno del club ha fatto passi in questa direzione. Il suo attuale contratto scadrà il prossimo 30 giugno, ma il Leeds ha la possibilità di esercitare l'opzione del rinnovo automatico fino al 2017. Tale decisione dovrà però essere presa entro sabato, altrimenti le parti, se si vorrà proseguire nel rapporto, dovranno rinegoziare un accordo. Non è per nulla chiaro cosa voglia fare la dirigenza; la lontananza di Cellino ha inevitabilmente posticipato qualsiasi discussione sulle questioni prettamente tecniche e quindi tutto ciò che ha a che fare con il campo (rinnovi, scelta dell'allenatore, mercato) sarà affrontato quando il ban del Presidente sarà terminato.

Redfearn ha l'indubbio merito di aver salvato il Leeds. Quando venne nominato la squadra navigava in pessime acqua, ma grazie a tre mesi quasi perfetti (da gennaio a marzo) la permanenza in Championship è stata assicurata. Il suo lavoro è stato fantastico ed ha avuto effetti sorprendenti su molti giocatori della rosa. Murphy è stato il giocatore che più ha beneficiato della nuova gestione e di lui, in questo periodo, si sono viste realizzate tutte le promesse che ne avevano accompagnato l'acqusito nell'estate 2013.

Tuttavia per sapere se Redders sarà ancora sulla panchina di Elland Road sarà necessario attendere ancora qualche settimana, ma comunque andranno le cose per il 49enne di Dewsbury ci sarà la certezza di aver fatto tutto quello che poteva per il bene del club di cui è tifoso fin da bambino.

“Sembra che il club non abbia ancora preso una decisione sul futuro, altrimenti mi avrebbe comunicato la scelta, qualsiasi essa sia”, ha detto Redfearn. “Conoscono chi sono e come lavoro e sanno che sono abbastanza professionale per lavorare anche nell'eventualità in cui fosse già stato deciso di assumere un altro allenatore. Se così fosse avrei fatto il mio lavoro in maniera professionale fino alla fine. Ma ciò che percepisco mi spinge a pensare che una decisione non è stata ancora presa. Probabilmente la prossima settimana verrà svelata la scelta e sarà quel che sarà”.

“Io sono un professionista e so come funziona il calcio. La scorsa settimana ho detto che non ho nessun diritto divino per essere allenatore del Leeds United, ma mi piacerebbe essere in carica la prossima stagione. Non serve dire altro”.

“Ho apprezzato questa esperienza. È stato un onore. Qualunque decisione verrà presa, il club adesso si trova in una posizione migliore rispetto a quando sono arrivato. Il momento più gratificante per me è stato quello di essere l'allenatore del Leeds. Chi lo avrebbe mai pensato quando, bambino di 8 anni, seguivo la squadra della West Stand. Tutto quello che ho fatto è stato lottare per il Leeds. Se questo è un crimine, allora io sono colpevole”.

Poi Redfearn ha riservato parole di grande elogio per il suo ex assistente Steve Thompson, altra figura cruciale in questa stagione. Un reintegro di Thommo sarebbe un segnale importante, che mostrerebbe la volontà del club di proseguire con l'attuale gestione tecnica. “La questione Thompson andrà risolta. Steve è stato sospeso, ma sarebbe bello sapere cosa c'è dietro a tutta questa vicenda. Sarebbe altrettanto positivo riavere Steve al mio fianco. Questo per me sarebbe un grande vantaggio. Steve è arrivato e ha fatto una grande differenza. Abbiamo lavorato bene insieme”.

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