giovedì 29 ottobre 2015

Evans: "Dopo 7 mesi dobbiamo assolutamente vincere in casa"

Ore di vigilia in casa Leeds. I ragazzi di Evans torneranno in campo questa sera, sotto i riflettori di Elland Road, per provare a infrangere un tabù. Da 11 partite lo United non riesce a vincere davanti al proprio pubblico: record assoluto nella storia del club. Nella consueta conferenza stampa della vigilia Steve Evans ha rimarcato l'importanza del match contro il Blackburn e il bisogno vitale di cancellare il numero 0 dalla casella delle vittorie interne. Contro i Rovers sarà anche l'esordio casalingo per il nuovo head coach. Ma guardare al passato non è il miglior modo per approcciare una gara difficile, contro un avversario sempre temibile.

“Non possiamo farci influenzare da ciò che è successo in precedenza e dalle zero vittorie casalinghe negli ultimi 7 mesi e mezzo”, ha detto Evans. “Parlavo con Paul Hart ieri mattina e gli ho detto: 'non è importante se sei il Leeds United o un club di League Two o di non-league o anche di calcio amatoriale: non puoi star così tanto tempo senza vincere in casa'. È una disgrazia. Per ciò che il Leeds è ed è stato nel corso degli anni è qualcosa di inaccettabile. Vogliamo squadre che quando arrivano ad Elland Road inizino a pensare: 'proviamo a strappare un punto oggi' perchè solitamente giocare ad Eallnd Road incuteva timore. Ciò è quanto mi raccontano da queste parti e noi dobbiamo ricreare un'atmosfera simile. Tuttavia non ha senso parlare di ciò se non siamo in grado di vincere una partita. Dobbiamo vincere e dobbiamo fare i tre punti”.

L'esordio ad Elland Road è motivo di grande orgoglio per Evans: “Sono terribilmente eccitato, ma mi sono emozionato ogni volta che mi sono seduto sulla panchina del Leeds. Sono arrivato al Craven Cottage pieno di emozioni e lo stesso è successo a Bolton. Proverò le stesse cose stasera e martedì contro il Cardiff. Non sono uno di quegli allenatori che arriva in un club di calcio pieno del proprio ego. Sono molto onorato e molto orgoglioso di essere qui. Se riuscirò a portare al successo la squadra, e credo di poterci riuscire con lo staff ed i giocatori, rimarrò comunque molto umile”.

“La gara contro il Blackburn ci dà una grande occasione. Vincendo ci piazzeremo a metà classifica e sabato le nostre rivali dovrebbero preoccuparsi di noi. Poi avremmo un'altra gara interna, contro il Cardiff e quindi il derby contro l'Huddersfield, prima della pausa”.

“Non ci saranno particolari sorprese nella formazione. Con la squadra ci sarà anche Casper Sloth che ha fatto molto bene con l'under 21. Speriamo che Chris Wood stia bene. Era un po' dolorate dopo Bolton, ma dovrebbe essere a posto. Il resto della rosa è in buona forma. Alla domanda su un possibile ritorno di Botaka, l'allenatore ha aggiunto: “È al 100 per cento? Ha avuto una lieve forma di tonsillite e tutti noi sappiamo che cosa ciò comporta. Si è allenato lunedì e martedì ed valuteremo alla vigilia del match. Non sarà ancora disponibile Bianchi, che lunedì ha riassaporato il campo giocando 60' con l'under 21. “E' stato fuori per un paio di mesi e dobbiamo gestire il suo recupero”.

Intanto si guarda anche a possibili nuovi arrivi. Evans ha indicato alla società alcuni ruoli in cui vorrebbe intervenire e sono già state intavolate trattative per assicurare i rinforzi necessari per il suo 4-4-2. Il coach non ha voluto esporsi troppo, ma ha chiaramente indicato che è necessario assolutamente un altro portiere, dopo l'infortunio di Turnbull. “C'è un manager di Premier League che oggi mi chiamerà per una risposta definitiva: si o no. Si tratta di un allenatore che conosco da molto tempo. E se ci darà una mano non solo gli saremo grati, ma riusciremo anche a portare un po' di concorrenza a Marco Silvestri. Io non voglio prendere un giovane, uno che arriva per fare panchina. Non ho intenzione di prendere un dodicesimo. Voglio provare a alzare il livello della competizione per il ruolo”.

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