giovedì 14 maggio 2015

Cellino torna a parlare, ma il futuro di Redfearn resta incerto


Un'occasione persa. La conferenza stampa appena tenuta da Cellino a Elland Road avrebbe potuto essere un interessante incontro per spiegare prospettive future ed esporre i piani in vista della prossima stagione. Invece l'ora abbondante davanti ai microfoni ha lasciato dubbi e incertezze a quanti, su LUTV o grazie ai tweet dei gironalisti presenti, hanno seguito le parole del Presidente. Chi sperava in un annuncio, o in una bella notizia, è rimasto deluso. Chi si attendeva chiarezza su Redfearn o sulla sospensione di Thompson dovrà ancora attendere. Alcune dichiarazioni sono sembrate anche contraddittorie, soprattutto se confrontate alle interviste precedenti.

IL FUTURO DI REDFEARN
Nonostante non si sia voluto sbilanciare troppo sul futuro di Redfearn pare abbastanza difficile che, anche nella prossima stagione, il Leeds avrà lo stesso allenatore che ha raggiunto la salvezza nell'ultima Championship. “Devo trovare l'allenatore giusto per il Leeds e non devo farlo perché voglio compiacere i tifosi per 15 minuti, nè perché sono preoccupato che qualcuno mi possa dire 'Cellino vattene'. Devo combattere la mia emotività e fare solo cosa è bene per il club. Chi ha messo Redfearn in panchina? Io. Chi vuole che Neil abbia succeso? Io. È stata una mia scelta. Ho preso il rischio, ma non so quello che è successo nelle ultime 10 partite. Nessuno mi ha tenuto informato”. Cellino ha poi mostrato un certo disappunto per non essere stato contattato da Redfearn, dalla fine del ban. I due non si sono ancora parlati e la situzione ha creato un certo fastidio in Cellino che da quando ha riassunto il ruolo di Presidente ha ricevuto il bentornato da tutto il personale del club, ma non dall'allenatore. “L'anno scorso ho fatto le cose di fretta. Quest'anno ho tempo e questa scelta è importante perché dobbiamo costruire la squadra per la prossima stagione. La decisione non deve essere per il breve termine, perché le decisioni per il breve termine sono pericolose. Se l'allenatore scelto non sarà all'altezza, sarà un mio errore. Ho fatto degli errori, un sacco di errori, perché prendo io tutte le decisioni”. Tuttavia poco dopo Cellino si è in parte contraddetto, dicendo che, in realtà, la scelta dell'allenatore è abbastanza urgente: “Non c'è bisogno di giustificare la mia decisione. Ho solo bisogno di scegliere il miglior allenatore per questa squadra. Non posso aspettare ancora a lungo (a nominare un nuovo allenatore), perché siamo già in ritardo”.

IN PREMIER ENTRO DUE ANNI
“Siamo ancora lontani da essere pronti per tornare in Premier League. Non ci torneremo solo perché il nostro nome è Leeds. Se però entro due stagione io non sarò stato capace di riportare il club in Premier League allora valuterò l'eventuale vendita. Al momento però il Leeds non è in vendita. Dobbiamo iniziare a mettere in ordine le cose per rendere possibile il ritorno. Il gigante è sveglio, non è ancora in forma ma sta avviandosi nella giusta direzione. Ho preso Adam Pearson perchè è stato qui già in passato. Lui era durante gli anni buoni ed ha esperienza”.

NON SONO UN TRUFFATORE
Cellino poi è tornato a parlare del ban e dei rischi che, in caso di nuove condanne, la Football League possa nuovamente sqaulificarlo: “A volte mi sbaglio, sono arrogante, prendo molte responsabilità su me stesso, ma non ho fatto ciò che mi è stato addebitato, con particolare riferimento alla barca. Non sono un truffatore. Quando sono stato bannato dall FL la squadra era sotto pressione, tre punti sopra la zona retrocessione, con un allenatore inesperto. Per questo ho accettato la squalifica senza creare problemi”.

THOMPSON? 'MI SPIACE MA NON SO COSA SIA SUCCESSO'
Sulla sospensione di Thompson invece il Presidente non ha fornito indicazioni interessanti. “Ho parlato con Steve e gli ho detto 'è difficile credere che io non so cosa è successo, ma realmente è così. E mi dispiace. È successo mentre ero squalificato, ma tutto è molto molto sorpendente. Thompson mi paice come persona”.

TROPPI STRANIERI NEL PASSATO MERCATO
Nello scorso mercato la maggior parte dei volti nuovi arrivò da campionati diversi. Molti degli acuqisti hanno deluso le aspettative, ma forse la lezione è stata imparata. Per questo in futuro si guarderà soprattutto al mercato britannico per rafforzare la squadra. Questo mette a rischio la poszione di Nicola Salerno. “Abbiamo bisogno di un head of recruitment che conosce il calcio inglese, che parli inglese. Salerno purtroppo è italiano. Abbiamo abbastanza stranieri , ne abbiamo comprati troppi. Cani non lo conoscevo. Non l'avevo mai visto giocare. La scorsa estate abbiamo speso (9,5 milioni) per giocatori che non hanno giocato”. 

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