giovedì 12 settembre 2013

McDermott: "Non lascio il Leeds per nessun'altra panchina"


Sabato riparte la Championship. Messa alle spalle la pausa per le gare delle nazionali il Leeds farà visita al Bolton, contro il grande ex Jermaine Beckford. Saranno 5.000 i tifosi al seguito della squadra, una vera invasione rigorosamente Whites.

La sosta ha permesso di recuperare energie e fare il punto sul primo mese di calcio giocato. Escludendo il ko con il QPR lo United ha fatto un'ottimo cammino fino ad ora, con una striscia iniziale di 6 gare senza sconfitte. Peccato per il gol subito da Hill, nella sfida contro i Rangers, in una partita in cui avremmo forse meritato il pari. 8 punti e l'accesso al 3° turno di League Cup sono comunque una buona base da cui ripartire.

Senza calcio giocato si è tornati inevitabilmente a parlare di mercato (la finestra dei rpestiti è aperta), ma nelle ultime ore ha tenuto banco la questione allenatore. Il divorzio tra Trapattoni e la Federazione irlandese ha dato via a molte speculazioni su chi sarà il prosimo commissario tecnico dell'Irish Team. Il boss della FAI, John Delaney, ha inserito McDermott nella ristretta lista dei possibili candidati, insieme a Martin O'Neill, Chris Hugton e Mick McHarty. Non è un mistero che l'attuale manager del Leeds abbia come obbiettivo quello di sedere sulla panchina che fu di Jack Charlton. Lui stesso lo ha ribadito più volte nel recente passato. Tuttavia questa mattina, durante la consueta conferenza stampa del giovedì, Brian ha chiarito che, al momento, non ha nessuna intenzione di accettare quel lavoro.

“Tutti sanno quello che provo per l'Irlanda, la mia famiglia, la mia storia, e quanto sia importante per me. Il mio desiderio è di diventare un giorno il manager dell'Irlanda, ma in questo momento sono a un club fantastico. È come se mi avessero adottato e sento di dover qualcosa a questa società e a questi tifosi. Sono impegnato al 100%”.

“Stavo guardando la quote di Sky Bet la notte scorsa e Martin O'Neill era in testa per la panchina. Io ero secondo. Se si considera che sono un manager a questi livelli da solo quattro anni e pochi mesi la cosa mi riempie di orgoglio”.

"Voglio considerare il Leeds United come un grande club. Oggi alcuni grandi club spendono molto soldi. Se guardiamo i club di Premier League spendono 50 milioni di sterline per il mercato. Noi non possiamo farlo, ma vogliamo trovare una'altra strada per avere successo”.

"Quello che è importante per me è che un giorno possa raggiungere il successo con il Leeds e che, se mai avrò la possibilità, ed è stato un privilegio vedere il mio nome menzionato, allenare l'Irlanda sarebbe un lavoro che vorrei fare. Ma in questo momento io non lascerò il Leeds United per nessun'altra panchina. Negli anni a venire se il Leeds United si sarà stancato di me, e potrebbe essere il caso, e se mai dovesse ripresentarsi la possibilità allora mi piacerebbe provare”.

“Voglio avere successo al Leeds United. Questi tifosi lo meritano. Avremo 5.000 supporters a Bolton sabato. Quando vado a Dublino incontro così tanti tifosi del Leeds United che non posso crederci e se chiederete a loro se vogliono che il manager lasci la panchina per sedersi su quella dell'Irlanda non sono sicuro di che risposta vi daranno”.

“Non siamo dove vorremmo essere, ma abbiamo uno spirito fantastico nello spogliatoio e grande feeling tra tifosi e staff. C'è una bella sensazione. C'è unità e questo è importante, ma la cosa più importante sono i risultati e stiamo cercando di ottenerli”.

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