venerdì 2 maggio 2014

The last game


Domani, contro il Derby County, si chiuderà la stagione del Leeds United. Un'annata complicatissima, monopolizzata dalle questioni extracalcistiche. Le vicende societarie hanno infatti condizionato pesantemente il rendimento della squadra, non a caso nei momenti di relativa calma i ragazzi di McDermott sono riusciti a regalare, se non un calcio avvincente, almeno una buona posizione di classifica. Prima del periodo natalizio il Leeds occupava la 6° posizione e guardava al piazzamento nella top-six con grande fiducia. Si annunciavano investimenti e la possibilità di firmare quei 2 o 3 calciatori capaci di far fare il definitivo salto di qualità. Invece il collasso della cordata Sport Capital e il lunghissimo processo di approvazione del gruppo Cellino hanno regalato 4 mesi di caos.

Il tutto è terminato un mese fa. La vittoria in appello di Cellino ha chiarito che il Leeds ha, finalmente, una proprietà. Basta speculazioni, basta falsi sceicchi e banche farlocche, basta voci di amministrazione contrallata. Sul ponte di comando, con tutte i dubbi del caso sul modus operandi del nuovo proprietario, il Leeds ha finalmente una persona con grandi ambizioni, molta esperienza e un buon portafogli. E proprio con l'avvento di Cellino son tornate anche le vittorie. Blackpool, Barnsley e Birmingham: 3 squadre in zona retrocessione e quindi con un importante obbiettivo ancora da raggiungere hanno perso contro McCormack e compagni. Con il Forest invece è andata diversamente; in 16' Derbyshire, con una doppietta, ha chiuso il match. La sfida contro la squadra del City Ground ha messo in evidente mostra cosa manca per fare il successivo scalino. L'estate dovrà colmare il gap, o almeno ridurlo.

Il 30 giugno prossimo diversi calciatori saluteranno definitivamente Thorp Arch. Diranno addio Brown e Pugh, due che hanno comunque saputo ritagliarsi un buono spazio nella stagione in corso. I due veterani sono stati spesso coinvolti da McDermott, soprattutto nei momenti in cui, per evitare di sprofondare, il manager ha voluto far leva sui giocatori di maggior esperienza. Sarà addio anche per Diouf. Il senegalese ha vissuto un anno da separato in casa e ormai da diverse settimane sta pensando alla sua prossima avventura. Un infortunio estivo e troppi intoppi durante la stagione hanno condizionato la sua stagione. Mai realmente coinvolto Dioufy è forse uno dei maggiori rimpianti della stagione. La sua qualità avrebbe fatto un gran comodo. Il 4-3-1-2 di inizio stagione sembrava pensato per esaltare proprio l'ex Liverpool. Troppe vicende extracalcistiche lo hanno però escluso dalla contesa. Saluterà anche Ashdown, lo sfortunato portiere che ha passato gli ultimi 12 mesi a combattere contro un infortunio al piede. Dodicesimo di Kenny quando in panchina sedeva ancora Warnock, senza nessuna possibilità di giocarsi un posto da titolare vista la venerazione di Colin per il suo figlioccio, nella stagione in corso Jamie avrebbe potuto giocarsi le proprie carte e forse, senza quel problema al piede, la sua permanenza a Thorp Arch avrebbe potuto essere molto diversa. Anche per Varney e Green l'avventura è finita, ma per loro non ci sarà occasione di salutare Elland Road. I prestiti a Ipswich e Blackburn hanno di fatto terminato in anticipo la loro permanenza. 6 giocatori, con stipendi importanti, faranno dunque le valigie.una boccata d'ossigeno per le casse del club che dovrà comunque ripensare le posizioni di chi, nonostante un altro anno di contratto, non fa più perte del progetto tecnico. Norris, Thompson, Peltier e Kenny dovrebbero partire. Un'intera squadra con le valigie in mano. La rifondazione deve partire da McCormack, Smith, Murphy, Mowatt, Byram, Pearce e da chi, come Lees (spesso ingiustamente ed eccessivamente criticato), Austin, Stewart e Warnock possono comunque dare ancora un contributo.

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