venerdì 6 marzo 2015

La Football League impone un altro mese di stop a Cellino

La Football League ha deciso di allungare la squalifica comminata a Massimo Cellino fino al prossimo 3 maggio. Il ban, inizialmente imposto fino al 10 aprile, riguarda la nota vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna in 1° grado di Cellino per evasione fiscale, in seguito all'acquisto di uno yacht attraverso una società con sede negli USA. Una condanna, decisa dal Tribunale di Cagliari, che ha reso Cellino non “fit and proper” e quindi non in possesso dei requisiti necessari per essere presidente (o persona con un ruolo rilevante) di una squadra associata alla Football League. L'ulteriore mese di squalifica è stato inflitto come punizione per cattiva condotta. Cellino infatti non avrebbe fatto pervenire alla Football League i documenti riguardanti le motivazioni della condanna. Tale inazione avrebbe impedito alla FL di riconsiderare la posizione di Cellino, dopo che un primo arbitrato lo aveva “riammesso” alla guida del club di Elland Road. Ottenute le motivazioni della sentenza del Tribunale di Cagliari la FL ha riesaminato il caso ed ha deciso il “ban” di Cellino.

Nel frattempo l'ex presidente, che dopo la squalifica ha ceduto il testimone ad Andrew Umbers, ha deciso di avvalersi della regola K del regolamento della Football League, con l'intento di veder “ripulito” il proprio onore. Nelle scorse settimane sono però arrivati messaggi contrastanti sul futuro di Cellino a Elland Road. L'italiano ha infatti pubblicamente fatto sapere di non aver nessuna intenzione di tornare alla guida del club ed ha ceduto una parte delle quote in suo possesso a un trust di cui fanno perte i familiari. Probabile quindi che il disimpegno possa riguardare solo il capofamiglia, con i figli pronti a sucecdergli. Solo in estate però si potrà capire meglio che futuro avrà l'esperienza di Cellino alla guida del Leeds United.

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